Amor piantò so alber in tal ora
nel mio teren, che barbò la radice
per modo ch'ell'è facta tal nudrice
che sempre a riverdir più sen va fuora.
E sun a morte e per mover ancora
sol mïa fronde no se ne disfice,
ma spero che diventi più felice
dove si par che qua giù ben lavora.
E perché um ramo talor se ne spicchi,
per averse percosse o fiero vento,
pugnando forte um verde ne riface.
Cossì sta meco, e io con gli altri vecchi
iovene vivo pressoché con cento,
ridendo i danni e donandomi pace.