Testimoni:
L17, f. 69r (> L41.2, f. 46vb)
Bibliografia: Solerti,
Disperse, p. 230.
Schema metrico: Sonetto ABBA ABBA CDE CDE
Questo sonetto monoperiodico non necessita di emendamenti testuali. Il v. 11 richiede infatti una scansione
che io o1do un2qua3 ve4do5, con sinalefe che scavalca
io (Menichetti,
Metrica italiana, p. 313: «La sinalefe può anche interessare tre parole, quando quella mediana è (...), più di rado (...)
io e simm.»), e echeggia certi ben noti virtuosismi prosodici quali
Rvf 164 v. 5 o
Rvf 303 v. 5 o soprattutto senz’altro
Rvf 204 v. 2: «vedi, odi et leggi et parli et scrivi et pensi». La correzione di Solerti
ch’i’ vedo ’vunque leggo, canto o scrivo, brillante senz’altro nel tentativo di gerarchizzare la piatta coordinazione in efficace ipotassi (così facendo, il segmento che segue
’vunque va letto come subordinata relativa), alla luce di questo luogo parallelo diventa però fuorviante. Al più non sarebbe illegittimo – per quanto in ogni caso non necessario –, mantenendoci stretti al testo tradito
che io odo unqua, vedo, un ritocco discreto
che io o[v]onqua vedo, fermo stante l’andamento paratattico del verso.
Allo stesso modo, la sensibilità morfologica ‘petrarchesca’ di Solerti lo induceva a ortopedizzare il v. 2 in
rider[e] de’ prati. Ma fuori da Petrarca la selezione dell’articolo
gli davanti a occlusiva conta numerosi esempi, diatopicamente distribuiti ovunque: Dante,
Rime, 73 (XXXV), v. 12 «però ch’egli hanno in sé,
gli dolorosi, | quel dolce nome di mia donna scritto»; Nicolò de’ Rossi, son. 228 v. 12 «ché solo
gli pensieri miei diversi»; Giovanni Quirini 21 v. 6 «che non fuor
gli Troiani a Iunon dea»; Neri Moscoli,
Rime, 2 v. 56 «né mai alcun
degli miei spirte scorda», etc.
Allo stesso v. 2, è evidente che
el si può sciogliere in congiunzione con articolo
e ’l, come fa Solerti; ma il fatto che lo stesso nesso sia indicato al successivo v. 3, inequivocabilmente, come
e el, rende più fedele al manoscritto optare per la forma asindetica.
L17 e il suo descriptus si distinguono per minime varianti formali o grafiche: 6
Homeni >
Huomini; 8
Illor >
Ellor; 10
suaue >
soaue; 10
gaya >
gaia; 10
pelegrina >
pellegrina; 13
Senpre >
Sempre; nonché per un’ipermetria apparente, 14
cuor >
cuore.